Se alla sera non parlo e non mangio
preoccupata mi chiedi perché
se davvero ci tieni a saperlo
te lo spiego ma è peggio per te
stamattina alle sette la sveglia
come un giorno di un anno fa
poi il caffè in una tazza scheggiata
come un giorno di due anni fa.

Poi quel bacio
gettato dall’uscio
tra vestaglia
e occhi pieni di sonno
sul portone il custode
e una scopa
come un giorno
di tre anni fa.

La fermata le stesse persone
prima un otto sbarrato e poi il tre
la vettura è strapiena di gente
come un giorno di cinque anni fa
-Calzature Sovieri- è un’insegna
che vuol dire seconda fermata
tabaccaio Marlboro e caffè
come un giorno di cinque anni fa.

Quattro ore
poi tavola calda
minestrone
colleghi e giornale
altre quattro
e poi fuori all’aperto
con il cielo già buio
e con te.

Con la tele già accesa che aspetti
e la figlia che sta fuori a cena
e il dolore ai ginocchi e la spesa
e il silenzio che grida tra noi
ma che vuoi che ti dica alla fine
che son stufo che ho voglia di andare
che mi sento rabbioso e deluso
come forse duecento anni fa
qualcheduno
rabbioso e deluso
sognando
un paese lontano
avrà detto a una donna
-sta zitta-
tenendole stretta una mano
tenendole stretta una mano.