Mediterraneo
Mare mio, delle terre
che affacciano alle coste
dalla risacca lambite
hai bagnato le genti,
hai mischiato le lingue,
costumi e tradizioni,
usi di terra e mare,
canti, danze, sapori,
accolto tra le tue onde
vele e tonfo di remi,
reti calate e issate
gonfie di argentea vita.
Acqua di mare, dimmi
cosa nascondi sul fondo,
quanta paura, miseria,
quanta speranza inghiotti,
acqua salata e dolce
madre di civiltà
che volgono al tramonto
senza lasciar rimpianto,
non posso più affidarti
le mie stanche bracciate,
le tue rive, i tuoi porti
non mi sono più amici,
ma scogli inospitali
all’approdo negati,
e solo il tuo fondale
conosce l’accoglienza
non chiede documenti,
in quale dio si creda,
cosa si porti in dote
oltre alla propria vita.
31 luglio 2024