Rider
La schiena segnata
da un cubo di plastica,
la pista indicata
da uno schermino
in una foresta
di case e palazzi,
tra i quali cercare
ignoti indirizzi
nel traffico assurdo
di questa città
che non si domanda
dove vai a dormire,
quante volte quel cubo
dovrai riempire.
tornare a vuotare
per poter entrare
in un supermercato
a fare spesa per Te.
Nelle case gli schermi,
vomitando di tutto,
raccontano anche
che ti si può chiamare
di giorno o di notte
se mancano i tampax,
i pannolini del pupo,
se è finita la birra,
“per loro è il lavoro
e oggi il lavoro
chi l’ha è fortunato,
è alla porta, è già qua”.
Tra un gruppo di attori
pagati e contenti,
compare un attore
pagato e contento,
sorride e consegna
fingendosi Te.
29 giugno 2023