Robumani

Mi si sta sfaldando
la realtà sotto i piedi,
ma poi in realtà cos’è
quello che sto ascoltando,
tre voci, chitarra e basso,
un amplificatore,
un banale distorsore
o una scheggia di silicio?

Chi mi imbottisce il cranio
con musiche e parole
prodotti da una cosa
che chiamate cervello,
elaborati assemblati
da algoritmi addestrati
a copiare e mescolare
travestiti da neuroni?

Gli stessi robumani
che navigando qua e là
e pescando col retino
forniscono le tesi
ai laureandi di oggi,
ai quali si chiede solo
la tassa d’iscrizione
e il codice fiscale.
.
A chi riempie i digisilos
di nozioni, parole, note,
da impastare masticare,
digerire e vomitare
come pensiero nuovo
che fa a meno di noi,
pronto da saccheggiare,
usare e consumare,

fin che ce la farò
dico che non mi avrete,
e a te umanità svenduta
pur di non fare fatica,
insisto, continuerò
a cercare parole nuove
per dirti che mi dispiace,
sei diventata un problema,

un inutile problema
perché starai ascoltando
la Trentatreesima di Beethoven
suonata da Arthur Schnabel,
leggendo “Vento di Normandia”,
una nuova raccolta di poesie
scritte ieri da Dino Campana
uscite oggi per le Edizioni Magia.

5 maggio 2023