È un viaggio
Lungo è il treno dell’esistenza,
ha una partenza e un arrivo
a misura di ciascun passeggero,
e ci mette una vita a arrivare.
Ti conviene trovare un buon posto,
se possibile in prima classe,
che sia accanto a un finestrino,
al bagno, e al vagone del bar.
Attorno hai la gente che parla,
come sempre tra passeggeri,
ti converrebbe fare attenzione
e ascoltare cosa dice, che fa.
Chi prima e chi dopo si arriva,
non conviene scavalcare la fila
fare i furbi sarebbe da sciocchi,
prima o poi tutti si scenderà.
Concentrati sul paesaggio,
niente piedi sul sedile di fronte,
sorridi a chi c’è nel vagone,
e abbassa il volume all’iphone.
Nel vagone c’è un mare di bimbi
che corrono su e giù in corridoio,
che hanno fame, che voglion giocare,
che si chiedono perché sono qua.
Puoi anche dormire tutto il viaggio
senza fare amicizie o favori,
però poi ti chiederesti perplesso
perché mai stai viaggiando sul treno.
Il capotreno ti spiega gentile
che Il biglietto te l’han prenotato
due signori che han copulato
per poterti omaggiare così.
“Son seduti -ti dice- più avanti,
scenderanno un po’ prima di lei,
se vuol farci due chiacchiere è meglio
che si sbrighi, non manca poi molto”.
Corre il treno per monti e per valli
varca fiumi e costeggia anche il mare,
porta uomini, donne e bambini
che, se dormi, non conoscerai.
27 gennaio 2022