Suoni e rumori

Al mio cuore sono suoni
i rumori del passato,
ed è suono il frusciare
della falce nell’erba,
rumore il tosaerba
che corre avanti e indietro
nel verde delle aiuole,
sotto la mia finestra.

Era suono il pulsare
del mio Guzzi V7,
come un cuore batteva
tutte le ore di un viaggio,
ed è rumore selvaggio
l’urlo che un Kawasaki,
getta sguaiatamente
tra un semaforo e l’altro.

Suono era l’ansimare
di una locomotiva,
il suo fischio all’avvio,
il suo fiato di vapore,
e minaccioso è il fragore
al passaggio sul ponte
di un convoglio che vola
come un dardo d’acciaio.

Era un suono nel cielo
il vento nella vela,
e un canto delicato
la chiglia sulle onde,
mentre uno scafo offende,
scagliato da un motore,
squarciandone la trama
la tela blu del mare.

Ma forse è solamente
sorda malinconia,
l’impietoso trascorrere
degli anni, a gridare,
e non so più ascoltare,
come un tempo facevo,
ciò che mi suona attorno
e che ora chiamo rumore.

2 gennaio 2022