Coriandoli

Ci siamo abituati
a non chiederci più
quali facce incontriamo,
camminando su e giù.

Che cosa c’è nascosto
sotto quelle maschere,
quali nasi e che bocche
non ci è dato sapere.

Ci fidiamo degli occhi,
ci sembra di capire
se sono seri o se ridono
o che ci vogliono dire.

Ci siamo abituati
a un eterno carnevale,
in un’eterna quaresima,
in un tempo anormale.

Come poveri coriandoli
con gli occhi spalancati
scendendo a terra piano
ci guardiamo smarriti.

Che siamo nati qui
o arrivati da lontano
ci volteggiamo attorno
come uno stormo strano.

Coriandoli di pelle
lenti e disorientati
ci crediamo arrivati,
non siamo mai partiti.


3 novembre 2021