Io e l’Antonio
Quando te ne sei andato
mi sono reso conto
che il primo posto in lista
ora spettava a me,
non poter più pensare
-ti chiamerò domani-
mi colpì come un pugno
mi pose dei perché.
Perché avessimo fatto
scelte tanto diverse,
vite tanto diverse
da tenerci lontani,
così ho capito infine
che era poi naturale:
due estranei fanno un figlio
che estraneo nascerà.
Fare dei tre una cosa,
un comune sentire,
un armonico pensare,
è cosa da costruire.
Noi non lo abbiamo fatto,
siamo rimasti estranei
pur volendoci bene
non abbiam costruito,
forse avremmo potuto
ma non lo abbiamo fatto
e così tutto è durato
solo fin che ho obbedito.
Ora ho solo un’armonica,
ricordi di montagna,
però si è fatto tardi,
mi mancano gambe e fiato.
Solo, di tanto in tanto,
mi dicono o anche ammetto
che un po’ ci assomigliamo,
ingordi di gelato,
un modo di scherzare,
tutto sommato onesti,
due gran sentimentali.
Grazie, non mi dispiace.
Poteva andare peggio,
potevamo anche odiarci
ma non lo abbiamo fatto.
Grazie, non mi dispiace.
14 ottobre 2021