Coinquilini di specie
La pioggia dilava
il selciato giù in strada
sto qui alla finestra
li guardo passare
e visti da qui
mi sembran miei simili
ma lo sembrano solo
perché siamo invece
davvero per caso
coinquilini di specie
vedi quello attraversa
e il semaforo è rosso
qualcuno gli suona
lui ha il medio già pronto
la sua auto è piazzata
sul passo carraio
sta andando tranquillo
lì dal tabaccaio
sentendosi libero
e non prepotente
ci son le persone
e poi c’è la gente
e la gente è l’anonimo
nascosto tra noi
è quello che spiana
la strada al fascismo
che spacca le lapidi
e dà fuoco ai barboni
che offende e che sporca
ogni cosa che tocca
La gente è il nessuno
che non vede e non sente
che dà soldi al figlio
e non sa come li usa
e il figlio è una felpa
che sfonda vetrine
che scrive sui muri
minacce spietate
convinto di fare
la rivoluzione
e davvero non riesce
nemmeno a capire
che gente e persone
sono proprio diversi
le persone hanno un nome
la gente è paura
che vive nascosta
nell’anonimato
di una birra uno spray
e di un muro sconciato
che persino un telefono
trasforma in pugnale
o che vive beato
dietro lo scudo
di un vestito firmato
23 gennaio 2021