Sbuca lenta dal portico
le borse penzoloni
la plastica che sbatte
contro le gambe magre
trascinando le scarpe
insieme alla sua ombra
piccola cosa stanca
si avvia su per la scala.
La urta uno che corre
volando per le scale
lo aspettano giù in strada
lei resta lì a guardare
non ha neanche la forza
di dirgli qualche cosa
col fiato che le resta
deve arrivare a casa.
A me manca il coraggio
di passarle davanti
mentre la seguo penso
quanto è lungo morire
e quanto troppo presto
si viene messi da parte
eppure che bei fiori
ha sul suo davanzale.