Alla banchina

Correndo gli anni
risalendo alla sorgente,
ai primi tremori,
spavalde timidezze,
ostentate indifferenze
a mascherare languore,

così, in un giorno
d’insistente grigiore
sfogliando ricordi,
la ventura abbandonata
per cercare l’approdo
in un porto sicuro,

dal porto sicuro,
rollando alla banchina
sognare il mare aperto
cigolando senza rischi,
la poppa sul divano,
la prora alla tivu.

Vita da corsari
dì piccolo cabotaggio,
occhio al largo e alla costa
e ricordi di viaggi
lunghi quanto il racconto,
ma meno avventurosi,

fantasticando di onde
alte dodici metri,
di amori e di bevute,
di rotte sconosciute,
di burrasche interrotte
dal tigi della notte.

28 aprile 2024