10 – Per un amico lontano
 


Per un amico lontano

Caro amico che non sentivo da un po’
mi hai mandato una canzone dolce
appena abbozzata con il pianoforte
sotto un testo cantato con voce attenta
al senso denso delle parole
parole importanti e delicate
appoggiate su note distillate piano
come gocce sui tasti bianchi e neri

Mi hai domandato cosa ne pensavo
e io l’ho ascoltata e riascoltata ancora
ad afferrarne musica e parole
lasciarmi inzuppare da quella pioggia
e più ascoltavo più mi rendevo conto
che avrei voluto averla scritta io
più l’ascoltavo e più mi convincevo
del gran regalo che mi avevi fatto

Mi hai aperto la porta perché entrassi
a frugare tra i tuoi sentimenti
mi hai chiesto di dirti se ciò che ascoltavo
per me era vero e lo sentivo sincero
perché di scrivere sono capaci in tanti
ma a metterci il cuore non sono altrettanti
metterci il cuore senza cercare medaglie
senza aspettarsi che porti al successo

A cuore aperto amico mio lontano
ti dico grazie per avermi accolto
tra le tue note tra i tuoi pensieri
per avermi chiesto cosa ne pensassi
tra un tasto e l’altro del tuo pianoforte
restano le gocce della mia attenzione
e negli spazi tra una parola e l’altra
hai accolto tutta la mia ammirazione

E questa storia avrebbe meno senso
se tu non mi avessi prestato la voce
e questa storia avrebbe meno senso
se almeno una volta ti avessi incontrato
se a incontrarsi non fossero state
soltanto le voci le parole le note
se tu non avessi preso le mie
non le avessi cantate facendole tue

19 dicembre 2022, h 20