E ora di che ti dovrei parlare?
Dell’onestà dell’uomo?
Del suo diritto alla gioia?
Del suo rispetto al dovere
per il suo diritto al rispetto?
Di che cosa dovrei cantare?

Di come per quattro soldi
sia possibile ammazzare?
Giurare di non sapere
che sarebbe accaduto
ciò che tutti sapevano
che poteva accadere?

Dovrei parlare del rimorso
di una tardiva confessione
come servisse a qualcosa?
Dovrei parlare del lavoro?
Come se fosse una scusa
non un dovere da compiere?

Soltanto se scoperti
si può ammettere la colpa?
Altrimenti si torna a casa?
Insieme alla famigliola
magari con sgomento
un telegiornale da guardare?

O a commentare al bar
che sono cose che accadono?
Ma la quindicesima domanda è
chi guiderà i tuoi passi e il tuo cuore
a guardare in faccia un uomo
senza sentirti tremare?

27 maggio 2021

(Per i responsabili della tragedia del Mottarone)