Passando ad altro
Provo sempre l’impulso di impedire
che mi si dica “e ora passiamo ad altro”
malattia che in questo nostro tempo
non risparmia argomento o fatto o lutto
Le mie matite consumo a questo sogno
ormai da sempre e non lo faccio apposta
annoio e basta non sarò certo io a poter fermare
gli incastri rozzi dell’informazione
Le cento guerre troncate dallo sport
e la cultura dagli assorbenti igienici
spacciati per una rivoluzione
con testimonial Pellizza da Volpedo
Più non sopporto che una tombola o che il calcio
scavalchino bombardamenti e fame
che un’automobile zittisca con violenza
qualcheduno che espone un suo progetto
Nessuno bada a che cosa mette in fila
raccontandoci ciò che accade al mondo
ovunque ormai è la pubblicità punteggiatura
prepotente di ogni discorso anche del più serio
Chi ha il compito di aggiornarci sullo stato
in cui versa il nostro povero stivale
non dovrebbe dover cedere il passo
a dei biscotti perché hanno un buco in mezzo
E che un barcone pieno di disperati
che affonda a quattro passi dalla costa
sia cancellato da una nave di otto piani
in crociera sul cimitero Nostrum