Amilcare e il Club Tenco
La voce gracidava nell’orecchio: -
Ragazzo, proprio tu non puoi mancare!-
come di chioccia con un suo pulcino
che se n’è andato, che non sa tornare
Voce di un uomo che non ha più tempo,
di un uomo che ha capito molte cose,
voce di un uomo che attraverso noi
mescolava parole e note e rose
E ora, che ho capelli radi e bianchi
ora so quanto grande fosse il sogno
quanto di vita gli è costato, e quanto
di quel suo impegno anch’io avessi bisogno
Sogno di senso e note e di parole
di onestà d’intelletto e di progetto
impegno che ho capito essere mio
che mi ha passato senza averlo detto
Dalla sua cova siamo usciti in tanti
chi più e chi meno bravo, com’è noto
ma a tutti ha dato spazio nel pollaio
senza giudizi e senza dare un voto
Ci ha chiesto solo che chi apriva bocca
lo facesse per dare voce al cuore
senza mentire e senza i vecchi trucchi
che nascondono il nulla col rumore
Ora qualcuno è diventato falco
altri pavone e regna dentro un’aia
c’è anche chi è finito in fricassea
e chi è rimasto a guardia del pollaio
Amilcare la chioccia se n’è andato
e i pulcini ora son d’allevamento
ma a portarli sul palco è un altro sogno
il sogno che da lì si spicchi il volo
Chissà che cosa han scritto sulla pietra
forse -Rambaldi Amilcare poeta-
o forse e spero han scritto con amore
-Amilcare Rambaldi un esegeta-
2014 – 25 febbraio 2021