Gli occhi di Gabriele
Ho imparato da te
a vedere la vita
nella strada deserta
di una periferia,
dietro i muri silenti,
abbandonati
sotto i tetti dentati,
lasciati soli
ad attendere il maglio.
Nelle prospettive
vuote di passi,
pietoso, hai indicato
le impronte lasciate,
le impalpabili ombre
dell’esistenza,
che donano
al vuoto
spessore di significato.
So che ora camminerò
più lento, più attento,
cercando sotto ciglia
sconosciute
il tuo ultimo
dono prezioso,
il lieve, gentile pudore
del tuo sguardo ridente,
uno sguardo che è solo dei puri di cuore.
2013 – 25 febbraio 2021