La pista si inoltrava nella giungla
rigogliosa di liane abbarbicate
ai tronchi enormi, svettanti verso il cielo
Yanez Giro Batol e Sandokan
sciabolando le robinie brianzole
ci facevamo largo nella selva
dietro le ultime case del paese
in fuga dal Raja Bianco James Cooke
era un cammino impervio tra serpenti
tigri e altre fiere viste solo al circo
per la Perla di Labuan e una sua ancella
appena liberate con coraggio
che scortavamo verso il nostro praho
che attendeva ormeggiato alla sorgente
l’appuntamento subito oltre il ponte
presso le acque infide della cava
la sorgente che fresca zampillava
ai piedi della roccia che reggeva
il pilastro del ponte della Nord
tra Lambrugo e Merone là in Malesia
là proprio accanto al rivolo lucente
non c’era un praho ad attendere alla fonda
sudati si beveva l’acqua fresca
e tra le felci basse era il tesoro
di quelle spedizioni settembrine
piene di rischi quanto i libri letti
la ragione di tanto camminare
l’occasione di tanto immaginare
le avventure descritte da Salgari
eccoli i fiori viola i ciclamini
da scalzare con cura con la terra
da riportare a casa per l’aiuola.
quella era la missione a fine estate
i ciclamini del Punt de l’Acqua Fresca
mentre ora mi sorride il viola acceso
dei ciclamoni di serra sul balcone
frutto di chissà quale beverone
per gente che non sa nulla di Tigrotti
e di rischiose avventure sotto il ponte
sul quale il treno correva verso Asso
4 dicembre 2020