Questi anni
Non ti fidare troppo dei tuoi anni
anni smaniosi rapaci e già delusi
privi di un orizzonte oltre la sera
gli anni sognanti il nulla ma firmato
seriale etichettato ma esclusivo
la disperata simbiosi solitaria
con un pezzo di latta colorato
scagliato in una gara senza scopo
nel vuoto oscuro e privo di trofei
di un’affollata angoscia senza nome
gli anni arroganti dei passi sfrontati
che fendono la folla indifferenti
che conquistano spazio con violenza
gli anni ignoranti parole per parlare
che nel rumore non servono parole
servono urli e spinte e birra in pugno
serve ciò che si afferra in quel momento
gli anni voraci che non sanno sapori
che un corpo prendono e credono di amarlo
chiamando la dolcezza debolezza
gli anni senza domani perché l’oggi
è già l’eternità è già l’istante
in cui tutto accadendo è già accaduto
perché questi anni sono come il lampo
che si accende e si spegne tra le nubi
quando ancora di ozono odora l’aria
e il tuono sta vagando per il cielo
mentre là dove il fulmine è caduto
la scintilla ormai cenere si è spenta
e l’orizzonte ti accorgi che è lontano.
Questi anni non sono che un istante
dire per sempre è soltanto un’illusione
e nell’ardere intenso del tuo tempo
domani ti accadrà di risvegliarti
e accorgerti sereno che sei uomo.
15 settembre 2020