C’è stato un tempo
C’è stato un tempo in cui le ciliegie
avevano il baco e le pere eran buone
soltanto se il becco di qualche uccellino
le aveva assaggiate o almeno toccate
maturavano i caki sulla credenza
e avevano semi da poter ripiantare
e una mela matura piazzata tra loro
paziente insegnava a maturare
il pruno assisteva alla gara annuale
tra il contadino e noi ladri ragazzi
a chi primo arrivava a spogliare i suoi rami
se noi con la pancia o lui col canestro
e adesso ho scoperto con grande stupore
che chi le coltiva le bianche banane
le mangia contento anche quando son nere
cioè giunte al punto in cui noi le buttiamo
di calorie e vitamine so tutto
ogni volta che bevo o che mordo qualcosa
ora so che una mela allontana il dottore
se io ho buona mira e se acerba è la mela
ormai su ogni frutto c’è un bollo di plastica
in quadricromia che dirmi dovrebbe
da che albero arriva il kiwi o la pesca
se è cilena o egiziana la gialla banana
e forse ogni albero è ormai programmato
per dare dei frutti di eguale misura
e certo è Max Mayer colui che provvede
a dare a ogni frutto la tinta e lo smalto
ma quel che non trovo per quanto lo cerchi
è l’aspro sapore d’acerbo e il colore
sbiadito un po’ stinto beccato o bacato
di un frutto rubato in un orto incantato
27 agosto 2020